Il Ministero dell’Ambiente ha da poco annunciato che il Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2010/31/CE, che stabilisce i nuovi standard di efficienza negli edifici e introduce l’obbligo di realizzare edifici a energia quasi zero, è attualmente all'esame dei Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche comunitarie.
Lo scorso 24 agosto, durante una giornata dedicata all'analisi delle politiche da attuare nel prossimo futuro, il Governo ha delineato i punti salienti di una strategia che getterà le basi per una ripresa del Paese, tra le quali figura l’attenzione ad una crescita sostenibile ed eco-compatibile. Proprio a tal proposito il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha presentato il Piano Nazionale per la riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas ad effetto serra, trasmesso al CIPE nel maggio 2012, nel quale sono presentate le misure per l’aumento dell’efficienza energetica in tutti i settori dell’economia nazionale e le misure fiscali a favore della riduzione delle emissioni. Tra le proposte del Piano vi è la proroga fino al 2020 della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici che, altrimenti, scadrà il 30 giugno 2013.
A sostegno di tale richiesta dal rapporto dell'ENEA, “Le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente 2010”, presentato ad inizio aprile emerge che la detrazione del 55% ha attivato investimenti superiori a 4.600 milioni di euro, portando ad un risparmio medio per intervento di circa 5 Mwh/anno. Il 60% dei lavori realizzati è stato registrato in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna e i più numerosi sono stati quelli relativi all’involucro (coibentazione) e alla sostituzione degli infissi.
In seguito a ciò, se si considerano i risparmi sulle bollette energetiche, le entrate per il fisco e l'incremento del valore degli immobili sui quali si è intervenuti, i benefici economici superano di 4 miliardi i ‘costi’ per le detrazioni, senza contare la minore emissione di CO2 e lo sviluppo della produttività e della ricerca tecnologica nel Paese.