Fibra di cellulosa nociva? Un falso mito

Fibra di cellulosa nociva? Un falso mito

Scopriamo qualcosa di più sulla fibra di cellulosa



 Fibra di cellulosa nociva? Un falso mito fibra-cellulosa_259_1.jpg (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

  

Isolare con la fibra di cellulosa

Nel momento in cui si riscontra la necessità di isolare termicamente e acusticamente una casa, in precedenza non isolata correttamente, bisogna tenere a mente tre cose fondamentali. La prima è la facilità di applicazione dell’isolante, poi il costo in termini di Scopspesa e di risparmio in bolletta e infine quanto questo materiale va ad incidere sull’ambiente, cercando quindi di ridurre al massimo il consumo energetico ma anche le emissioni inquinanti.
A queste tre necessità risponde perfettamente la tecnica dell’isolamento mediante insufflaggio con fibra di cellulosa, per la sua facilità di applicazione, la sua efficacia e la sua ecosostenibilità.
Sono oltre 100 anni che la cellulosa viene impiegata per la coibentazione degli edifici, dapprima con l’utilizzo di vecchi giornali inseriti nelle intercapedini dei muri per parare gli spifferi, poi con il vero utilizzo della cellulosa da parte di un architetto: Thomas Jefferson nel suo progetto della casa di Monticello (1800). Dopo il 1945 la cellulosa ricavata da carta di giornale fu impiegata in tutta l’America e nel nord Europa e, a seguito della grande crisi energetica degli anni 70, in Austria, Svizzera e Germania iniziò la produzione su scala più larga.
Cos’è la fibra di cellulosa? Si tratta un materiale isolante naturale applicato a secco, ricavato dalla trasformazione della sola carta di quotidiani, riciclati, tagliuzzati e sfibrati. A questa lavorazione vengono poi aggiunti dei Sali minerali, per garantire alla fibra di cellulosa una resistenza all’acqua, insetti, muffe, microbi e roditori. La cellulosa ha una struttura fatta da minuscole cavità, questo crea una barriera uniforme che evita gli sbalzi termici e previene al massimo il passaggio d’aria attraverso le fughe e la creazione dei ponti termici indesiderati. Essa ha dimostrato fin da subito una grande capacità di resistere al tempo e se anni fa la sua durata massima era di 70-80 anni, al giorno d’oggi con il miglioramento delle tecniche di lavorazione, può arrivare anche oltre i 100 anni.


Le contestazioni dalla Francia

L’isolamento termico a base di fibra di cellulosa è stato messo sotto accusa da due agenzie francesi addette al controllo sicurezza e qualità delle costruzioni la C2P (Commission Prévention Produits) e la Agence qualité construction (AQC).
Le due agenzie hanno investigato a lungo sul materiale ritenendo che il suo deterioramento potesse provocare effetti nocivi sulle persone che vivevano nelle case isolate con la fibra.
Dopo attente analisi, produttori e utilizzatori di questo materiale hanno potuto dimostrare, con testimonianze ed evidenza dei fatti, che se realizzata e messa in opera a regola d’arte la fibra di cellulosa non comporta nessun rischio per l’ambiente o per gli abitanti della casa.


Il miglior prodotto per l’uomo e l’ambiente

In verità questo è proprio uno dei materiali migliori per isolare parti della casa quali sottotetto o intercapedini dei muri. I costi energetici per la sua produzione sono bassissimi, con il risultato di ridurre notevolmente le emissioni di CO2. Ogni tonnellata di fibra di cellulosa prodotta equivale ad una riduzione di 920 tonnellate di anidride carbonica emessa. Il materiale non dà reazioni al contatto con la pelle grazie ad una concentrazione nulla di sostanze nocive. Inoltre è inodore, elettrostaticamente e elettricamente neutro, non emette nessun gas tossico ed è privo di polveri fibrose tossiche.
In particolare la fibra di cellulosa a marchio ISOLARE, realizzata con materia prima raccolta sul territorio italiano e mescolata con sale borico (meno del 5,5% come da normativa europea) è marchiata CE e presenta il certificato EOTA: entrambi questi marchi dimostrano oggettivamente che il materiale è composto al 95% di carta di quotidiano con l’aggiunta di Sali minerali. Leggere le etichette è importante, per capire che il prodotto che si utilizza sia effettivamente di alta qualità.
Per i propri interventi di isolamento, ISOLARE utilizza solamente cellulosa a fibra lunga (cioè creata a partire da quotidiani) Se si aggiungono carta patinata o cartoni, si ottiene invece una fibra di cellulosa corta, che risulta meno indicata per l’isolamento degli edifici in quanto meno stabile nel tempo.
L’uso della fibra di cellulosa nel settore edilizio è regolato dalla normativa europea UNI EN 15101-1:2013, la quale determina i suoi utilizzi nell’impiego delle costruzione edili.

 

 

 

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